Campata sinistra 2

La seconda campata è dedicata a S. Stefano protomartire: S. Stefano è raffigurato a rilievo dipinto e a mezzo busto nella chiave di volta.

L’ancona d’altare in marmo fu scolpita da Tommaso Rodari nel 1493 , committente il canonico Ludovico Muralto. Il suo santo protettore Ludovico, vescovo di Tolosa è raffigurato a destra, al centro la Madonna col bambino, a sinistra S. Stefano. In basso, nella predella, c’è al centro il Cristo in pietà fra i Padri della Chiesa. Sopra, nella cimasa, l’apostolo Tommaso ha appena ricevuto la cintura di Maria raffigurata alla sommità, Assunta in cielo fra gli angeli.

La vetrata è la più recente (1995) ( ), dono della associazione La Stecca, progettata dal milanese pittore astrattista Luigi Veronesi: raffigura il beato Andrea Ferrari, già vescovo di Como, poi arcivescovo i Milano, ispirato dalla Fede (il disco bianco) e dalla carità (il disco giallo).

La cornice marmorea della finestra presenza busti di profeti nello strombo, candelabre sulle spalle, clipei con profili virili nei pennacchi e un busto femminile nel timpano.

A lato dell’altare stanno i busti del vescovo Carlo Rovelli , a sinistra, e del papa di Como Innocenzo XI Odescalchi . Il busto del papa è di Paolo Morelli (sec. XVII), quello del vescovo e “le vergini alate” a sostegno dei due busti sono opera di Luigi Agliati (1856).

L’arazzo raffigura la Raccolta della Manna realizzato a Firenze su disegno di Alessandro Allori (1596) per la Compagnia del Ss. Sacramento.

 

Gravi problemi di umidità provocata dal vicino palazzo del Broletto hanno danneggiato il marmo dell’altare. Il paliotto è una sistemazione del 1906: architetto Federico Frigerio, marmista Roberto Franchini. La parete è stata più volte risanata, con l’arcata dipinta in azzurro. La disposizione degli angeli non è quella originale.