La seconda campata è dedicata al figlio di Abramo, Isacco, raffigurato a rilievo e dipinto nella serraglia della volta (fine XV sec.) .
Sui piloni gli Apostoli scolpiti da Tommaso Rodari sono S. Matteo a nord, S. Bartolomeo a sud.
Sul pilone settentrionale è incisa una importante iscrizione, all’altezza del braccio dorato che regge la lampada, sulla semicolonna rivolta verso l’arazzo: porta la data del 1451, ripetuta più in basso
Il 1451 è l’anno di ripresa della costruzione del Duomo, quando furono iniziate le campate verso la piazza, utilizzando per i rivestimenti il marmo bianco di Musso invece di quello nero di Olcio.
Gli arazzi che si fronteggiano sono legati tematicamente: Caino uccide Abele e Il sacrificio di Isacco sono prefigurazioni vetero-testamentarie del sacrificio di Gesù, vittima innocente. Furono commissionati dalla Compagnia del Ss. Sacramento, come si evince dall’immagine del calice nella parte più alta del tessuto. Furono realizzate su disegno del pittore fiorentino Alessandro Allori (1597-1598).
I dipinti della volta di Gabetta e Fontana (1839) raffigurano:
S. Nazaro martire e S. Filippo Neri prete
S. Sebastiano martire e S. Giuliana vergine e martire
S. Eusebio VII vescovo di Como e S. Antonio abate
S. Donnino martire e S. Fedele martire